Comacchio e i Suoi Monumenti
21/05/2015
PALAZZO BELLINI
A due passi dal Ponte degli Sbirri, nome attribuitogli dalle antiche carceri al suo fianco si trova Palazzo Bellini.
Imponente, per il contesto edilizio in cui si va a collocare, è un grande palazzo su due piani caratterizzato da grandi finestre incorniciate da mostre marmoree con archi a tutto sesto al piano terra e triangolari al piano superiore e diviso orizzontalmente da una larga fascia marcapiano in calcare decorata a motivi geometrici e floreali.
All’interno, le sale presentano soffitti decorati dal pittore bolognese Ferdinando Torchi. Il palazzo signorile costruito nella seconda metà dell’Ottocento, è attualmente sede della Biblioteca Civica L. A. Muratori e dell’Archivio Storico Comunale di Comacchio. Ospita come Galleria d’Arte le numerose mostre che tradizionalmente vi vengono organizzate.
PALAZZO TURA
Palazzo nobiliare, costruito su base quadrata la cui facciata è in cotto Veneziano e si sviluppa su due piani. Costruito nel 1715 dal monaco Zanoli è stato restaurato e riportato all'antico splendore.
Di particolare rilievo la preziosa scala con balaustra in marmo policromo eretta in sostituzione di quella originaria, andata distrutta.
OSPEDALE degli INFERMI
Progettato in stile neoclassico dall’architetto Antonio Foschini (1741-1813), ultimato nel 1784. Pregevole testimonianza del riformismo pontificio del secondo Settecento, venne realizzato con sacrifici enormi della comunità comacchiese. Ai lati, a destra laChiesetta di San Pietro e a sinistra la Spezieria. All’interno un elegante scalinata monumentale conduce ai vasti saloni di ricovero del piano superiore, ariosi e luminosi in accordo con le teorie mediche illuministiche.
Il nosocomio, in funzione fino alla metà degli anni settanta del secolo appena trascorso, è stato oggetto di un recente restauro; accoglie rassegne espositive e ospiterà il costituendo Museo delle Culture Umane nel Delta del Po.
TORRE DELL' OROLOGIO
Costruita intorno al 1330, crollata il 22 marzo 1816 fu ricostruita nel 1824. Ha una forma ottagonale irregolare e poggia su un basamento in pietra d'Istria risalente all'epoca.
Presenta al centro una nicchia che ospita una statua in pietra che raffigura la Madonna col Bambino, datata al tardo XVII secolo.
LOGGIA DEL GRANO
Nel cuore della città lagunare si può vedere la Loggia del Grano, incastonata ai fianchi di quello che prima della sua demolizione era il Ponte di Piazza, sotto le cui arcate proseguivano indisturbate le acque del canale che sboccava al Porto del Carmine.
La torre è la ricostruzione ottocentesca di un’antica torre del Trecento, rovinata al suolo nel 1816. Nella nicchia semicircolare è nserita una statua in pietra della Madonna con il Bambino. Dal 1872 la torre viene dotata di un orologio meccanico. La Loggia del Grano fu edificata durante la legazione del cardinale Giacomo Serra (1615-1623).
Colonne in pietra d’Istria libere e pilastri in laterizio sostenevano al piano superiore il granaio della pubblica provvigione, un’aula rettangolare, rivestita all’esterno da un semplice paramento in laterizi a vista, alleggerito da aperture di taglio quadrato nitidamente incorniciate. Recente è la sua attribuzione all’architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta.
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